La struttura idrogeologica

il fiume Almone, il fosso Patatona e i laghi vulcanici

Il fiume Almone (noto anche come Fosso Almone o Fosso Statuario-Almone) rappresenta l’asta terminale di un complesso sistema di corsi d’acqua, che ha subito nel tempo il totale stravolgimento del proprio assetto idrografico, e che è oggi costituito dal Fosso Patatona, Fosso di Morena, Fosso dell’Acqua Mariana, Marrana della Caffarella, fiume Almone. Molteplici opere di bonifica idraulica e di deviazione delle acque già a partire dal XII secolo hanno mutato drasticamente lo schema originale dello scorrimento superficiale deviando parte delle acque raccolte dal bacino dell’Aniene verso quello del Tevere (Fosso dell’Acqua Mariana).  L’urbanizzazione del tratto terminale ha portato in tempi più recenti la copertura di lunghi tratti del fiume e il progressivo arretramento dell’immissione nel Tevere, sino all’attuale condizione.Il bacino imbrifero si presenta oggi estremamente antropizzato e anche ampliato rispetto all’estensione originale. Esso si sviluppa dalle propaggini settentrionali dell’apparato vulcanico Albano (pendici nord occidentali di Monte Cavo) sino all’area della ex Cartiera Latina, sede del Parco Regionale dell’Appia Antica; qui a causa dellaforte contaminazione delle acque prodotta dagli scarichi civili, il fiume Almone viene immessonel collettore fognante collegato all’impianto di depurazione di Roma Sud.  Con una superficie di circa 40 km2, il bacino ha una forma fortemente allungata in direzione nord ovest–sudest, con uno sviluppo in lunghezza di 22 km e con una larghezza massima di circa 4 km. In esso ricadono i sobborghi meridionali di Roma, Quadraro e Cinecittà, le borgate Capannelle e Morena, gli abitati di Ciampino, Marino e parzialmente di Rocca di Papa.  Gli altri tre fossi indagati sono nell’ordine – da Nord a Sud – Fosso di Tor Carbone, Fosso di Fioranello e Fosso delle Cornacchiole; scorrono tutti e tre paralleli tra loro, con andamento  Sud-Est–Nord-Ovest, per una lunghezza delle aste fluviali di pochi chilometri.  Dal punto di vista qualitativo, i reticoli idrograficisono caratterizzati in modo fortemente negativo dall’insufficienza e dallo stato critico del sistema fognante e depurativo, così come da una situazione di marcato degrado legata a microdiscariche di rifiuti solidi lungo le rive, occupazione di alveo con abitazioni e strutture abusive di varia natura, cementificazioni, tombamenti e derivazioni incontrollate. Da questo degrado generalizzato si distinguono le acque di Tor Carbone che, pur avendo una qualità elevata, vengono comunque incondottate verso il depuratore di Roma Sud.  Recentemente l’area del Parco è stata ampliata fino a comprendere altri corsi d’acqua, quali il Fosso dell’Acqua Marciana, Fosso di Fioranello, Fosso Acqua Santa, Fosso Patatona.

 

Istituto Superiore di Sanità

Acque correnti in ambiente urbano: il Parco Regionale dell’Appia Antica di Roma.

2003, 53 p. Rapporti ISTISAN 03/42

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I vicini laghi vulcanici

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Il LAGO DI NEMI: 1,67 kmq di superficie, una profondità di 21m e un perimetro di 6 km. E' posizionato ad un'altitudine di 316 m

IL LAGO DI ALBANO: una superficie di 6,02 Kmq, profondità 170 m e perimetrodi 10 km ad un'altitudine di 293 m