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Tra Albalonga e Roma

Tra Albalonga e Roma scarica l'intero volume

Ciampino deve il suo nome, le basi del suo sviluppo, ed in parte la sua forma a tre innovazioni:

La prima è tutta ottocentesca: la ferrovia;La seconda è la più impetuosa tra le innovazioni dei primi ottantanni del Novecento: quella (quelle) per volare; La terza è tutta culturale: l’antico ed ennesimo sogno infranto di costruire la città ideale. Alla ferrovia, ed in particolare alla sua stazione, la Città deve il suo nome (1), il luogo (2) e la condizione sine qua non della sua nascita, ma ancor più il raggiungimento del suo attuale sviluppo ed il ruolo che svolge nell’area dove è oggi inserita.

Luigi Zuzzi: L'Aeroscalo e la Città Giardino: nascita di una città - pag. 111

 

La villa di Voconio Pollione

Continua la pubbliocazione dei capitoli del volume "Tra Albalonga e Roma" con: La villa di Quinto Voconio Pollione: le vicende ottocentesche - di Silvia Aglietti e Dario Rose.

...Nel 1884, Luigi Boccanera aveva ottento il permesso di effettuare scavi in Marino, nella tenuta delle Frattochhie, località Marcandreola. Le ricerche si concentreranno nella parte est della ferrovia che risulterà essere il cuore della villa.

Altre pubblicazioni:

Roberto Henke: l'impresa agricola multifunzionale-il caso Maruffi a Ciampino

... Accanto al caso di Roma si traccia anche un breve tratto del settore primario del comune di Ciampino, nel cui territorio ricade oggi la tenuta di Villa Maruffi. Le piccole ma significative differenze che emergono tra Roma e Ciampino sono la prova più evidente della coesistenza di percorsi e dinamiche evolutive diverse anche in ambiti territoriali ristretti, resi ancora più evidenti dai meccanismi di reazione al processo di peri-urbanizzazione dell’agricoltura.

Nascita di un fiume: la Marana

All’altezza dei ruderi della Villa dei Centroni, a Morena, in una località eloquentemente denominata L’incastro, fu creato uno sbarramento in muratura che deviava parte delle acque di questo fosso in un condotto sotterraneo preesistente, appartenente all'antico acquedotto Claudio. Dopo aver percorso 940 metri nel canale sotterraneo, la Marana (da identificare ‐ limitatamente a questo tratto ‐ con l'Acqua Sotterra, che è citata in documenti tardomedioevali e che diede il nome alla Torre dell'Acqua Sotterra, oggi nota come Torre della Marrana), usciva nuovamente allo scoperto in località Casalotto.

Tratto da MEDIOEVO.ROMA   di  Fabrizio Alessio Angeli ∙ Elisabetta Berti

Quando Umberto Nobile andava in ufficio da Prati a Ciampino in dirigibile

…L’aeroporto di Ciampino era inoltre facilmente raggiungibile dal centro della città sia con il comodo tranvetto dei Castelli, i cui binari costeggiavano la via Appia Nuova, che con la ferrovia Roma Napoli

Nobile decise tuttavia di rendere i suoi continui spostamenti tra la città e l’aeroporto più rapidi e piacevoli possibilòi facendo uso di un dirigibilino di dimensioni minime, sempre costruito dallo S.C.A., che aveva una cubatura pari a circa un decimo di quella di altre aeronavi ed era capace di trasportare due sole persone. Esso fu siglato MR e cioè “Minimo Ridotto”…

Giuseppe Ciampaglia – da Strenna dei Romanisti - Natale di Roma 2004

La torre della marrana

La torre è quadrata (m. 7 per lato) ed è impostata sui resti di una cisterna romana in scaglie di selce. E’ alta circa m. 12, ma in origine doveva essere più elevata: sono evidenti in alto i segni del crollo dell’attico. È costruita in piccoli parallelepipedi di tufo e peperino con scaglie marmoree al di sopra dell'ingresso; si distinguono quattro ordini di fori per le travature interne. Sul lato nord-est si aprono l’ingresso e una porta-finestra al primo piano, moderna. L’ingresso è sovrastato da un bell’archetto di scarico originale; allargato in età postmedioevale (a questa fase dovrebbero risalire forse gli stipiti in peperino) è stato di recente parzialmente murato in maniera rabberciata). L’interno presenta la traccia di un camino, una scala e un solaio di legno (moderni), da cui, tramite una tromba sullo spigolo est, è possibile raggiungere la sommità della torre, utilzzando dei pioli metallici infissi nella muratura.

IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE NELLA CITTA' METROPOLITANA DI ROMA

Il profilo di benessere della città metropolitana di Roma Capitale è, relativamente a molti indicatori, in linea con i dati registrati sia a livello nazionale che a livello regionale. E’ così, ad esempio, per quanto riguarda la speranza di vita alla nascita sia per i maschi che per le femmine e per quanto concerne la mortalità infantile. Infatti, un maschio che nasce nell’area romana ha un’aspettativa di vita media di 79,6 anni, del tutto simile all’aspettativa di vita dei maschi del Lazio e italiani (rispettivamente 79,5 e 79,8). Più elevata l’aspettativa di vita delle donne romane. Una bambina dell’area romana al momento della nascita può aspettarsi di vivere 84,3 anni (84,2 Lazio, 84,6 Italia.). Per quanto riguarda le cause di morte, gli indicatori evidenziano come i livelli di mortalità infantile siano del tutto simili a Roma come nel Lazio e in Italia (3,3 morti per mille nati vivi nella città metropolitana di Roma, 3,0 invece nel Lazio e nel Paese complessivamente considerato).

Le aziende turistiche nella Provincia di Roma

E’ solo grazie all’analisi delle micro-motivazioni che fanno scegliere i luoghi della provincia al turista che si possono intercettare nuovi asset strategici per la creazione di prodotti nuovi da offrire ai turisti. Inoltre, occorre definire i target (famiglie, giovani, ecc.) a cui indirizzare i nuovi prodotti di offerta da costruire, conoscerne i comportamenti di vacanza e individuare a quali canali della comunicazione questi sono maggiormente soggetti.

Ricerca ISNART-Camera di Commercio di Roma

Pubblicazioni ass. 21 luglio

Le pubblicazioni ISPRA sul consumo del suolo

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